una poesia sulla cipolla di una grande poetessa

La cipolla

La cipolla è un’ altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
Fino alla cipollità
Cipolluta di fuori,
Cipollosa fino al cuore,
Potrebbe guardarsi dentro
Senza provare timore.

In noi ignoto e selve
Di pelle appena coperti,
Interni d’inferno,
Violenta anatomia,
Ma nella cipolla “cipolla”
Non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
Fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
Riuscita è la cipolla.
Nell’ una ecco sta l’ altra,
Nella maggiore la minore,
Nella seguente la successiva,
Cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un ‘ eco in coro composta.

La cipolla , d’ accordo:
Il più ventre del mondo.
A propria lode di aureole
Da sé si avvolge in tondo.
In noi  grasso, nervi, vene,
Muchi e secrezione.
E a noi resta negata
L’ idiozia della perfezione

Questa poesia è di Wislawa Szymborska, poetessa polacca pubblicata in italia da Adelphi

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2 risposte

  1. La vita quotidiana delle donne… quante cipolle sbucciate fra le lacrime, facendo un buon ragù d’amore.
    Dalle umili cose l’occhio magico del Poeta distilla significati, gocce di senso e di vero in abissali profondità.
    E in questo triste tempo di ragazze umiliate a passatempi di vecchi puttanieri, la luce della femminea mente, della madre, della terra, leva il suo canto.
    e mi fa felice.

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